terra rossa
In Italia sono i più utilizzati, per chi gioca su questi campi è una specialità “strisciare” per recuperare palle difficili, ed è una tecnica che ha bisogno di molti allenamenti.
Esistono varie miscele di terra rossa, con colori simili al “mattone” (ma in America del Nord esistono anche campi in terra battuta di colore verde), per avere una buona superficie di gioco occorre una continua manutenzione oltre a dover “tirare” (è il gergo che si intende per pareggiare la superficie di gioco con una stuoia in rete a fine ora di gioco e ad innaffiarlo, in particolare modo con alte temperature); questa continua manutenzione ha fatto si che nel tempo alcuni campi da tennis in terra rossa siano stati sostituiti con superfici a bassa manutenzione.
I campi in terra rossa sono superfici splendide in estate, in quanto il rimbalzo non è troppo veloce e la tipologia del terreno permette di accentuare gli “effetti” del rimbalzo della palla; in inverno però, specialmente al nord ove si ricorre a coperture con palloni, si forma umidità e non è altrettanto piacevole giocare.